Sala Shakespeare
11 / 15 dicembre 2024
Cinzia Spanò
di Cinzia Spanò
regia Roberto Recchia
Durata: 1 ora e 25 minuti
Lo spettacolo è il nucleo di partenza del progetto COMBATTERE GLI STEREOTIPI DI GENERE, realizzato dal Teatro dell'Elfo con il contributo di Fondazione Banca Popolare di Milano.
Cinzia Spanò sceglie di raccontare questa storia da un momento particolare: quando la strada della più piccola delle due ragazze incrocia quella della giudice Paola Di Nicola Travaglini, chiamata a pronunciarsi su uno dei clienti della giovane.
«Com’è possibile risarcire quello che ha barattato per denaro dandole altro denaro? Se io adesso disponessi di risarcirla in questo modo non farei che ripetere la stessa modalità di relazione stabilita dall’imputato con la vittima, rafforzando in lei l’idea che tutto sia monetizzabile, anche la dignità».
Sabato 14 dicembre (al termine dello spettacolo):
Una sfida collettiva: patriarcato, discriminazione e violenza di genere
Incontro con la giudice Paola Di Nicola Travaglini, a cui è dedicato lo spettacolo; Francesco Menditto, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Tivoli (dove ha avviato un’azione ‘integrata’ per l’emersione dei reati di violenza di genere e ai danni dei minori e per la tutela delle vittime); Fabio Roia, Presidente della Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano; modera Maria Elena Viola, direttrice di Donna Moderna.
Tutto quello che volevo
Storia di una sentenza
di e con Cinzia Spanò
regia Roberto Recchia
luci Matteo Crespi, suono Gianfranco Turco
voci di Irene Canali (Laura) e Ferdinando Bruni, Federico Vanni, Francesco Bonomo, Giovanna Guida, con l’amichevole collaborazione di Francesco Bolo Rossini
produzione Teatro dell’Elfo, Effimera
lo spettacolo è inserito nel progetto COMBATTERE GLI STEREOTIPI DI GENERE realizzato dal Teatro dell'Elfo con il contributo di Fondazione Banca Popolare di Milano
foto di Laila Pozzo