Sala Shakespeare
Lunedì 5 Febbraio 2024 ore 20:30
Scuola HŌSHŌ
DURATA: 2 ore e 5 minuti, inclusi 20 minuti di intervallo
Spettacolo in abbonamento.
Il programma si propone di esplorare le luci e le ombre dell'animo umano.
Nel kyōgen Fuku no Kami (Il Dio della Fortuna), ritroviamo l'aspirazione alla felicità dell'uomo, immutata nei secoli. Ma cosa rappresenta la felicità secondo il Dio della Fortuna…?
Aya no Tsuzumi (Il tamburo di saia) è uno dei drammi più raffinati del repertorio del teatro nō; pochi sono gli attori in grado di interpretarlo. È la storia di un umile anziano che si innamora di una consorte dell’Imperatore. Cercare di esprimere la purezza dell'amore del protagonista, deriso dalla nobiltà, e il suo rancore dopo essersi tolta la vita per la disperazione è un vero banco di prova per ogni attore. Il fascino intrinseco alla qualità letteraria del dramma ha ispirato diverse riletture, quali l'interpretazione moderna di Yukio Mishima e la trasposizione operistica di Yoshirō Irino.
Kazufusa Hosho
Kennosuke Nomura
Norihisa Hideshi
Seki Naomi
Kyōgen: Fuku-no Kami / Il Dio della Fortuna (25min)
Fuku-no Kami: Kennosuke NOMURA
Visitatore del tempio: Yūki KAWANO
Visitatore del tempio: Kōta ISHII
Intervallo
Nō: Aya no Tsuzumi / Il tamburo di saia (70min)
Anziano e suo spirito: Kazufusa HŌSHŌ
Consorte imperiale: Naomi SEKI
Ufficiale imperiale: Hideshi NORIHISA
Servo: Kennosuke NOMURA
Jiuta (coro): Takashi TAKEDA, Manjirō TATSUMI, Shinjirō OGURA,
Yoshimitsu KANAMORI, Hajime TAZAKI, Yoshihiro UENO
Musicisti
Nōkan (flauto): Ryuichi ONODERA
Kotsuzumi (piccolo tamburo a clessidra): Ikio SŌWA
Ōtsuzumi (grande tamburo a clessidra): Mitsuo YASUFUKU
Taiko (tamburo): Sōemon KONPARU
Stage Manager: Kenichi Nomura - Production Manager: Akiko Sugiyama
con il sostengo di Tokyo Arts Council
con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a MilanoIn collaborazione con Change Performing Arts
Organizzato dall’Associazione Hōshōkai
Kazufusa Hōshō
Shite Attore, Scuola Hōshō
Kazufusa Hōshō è il ventesimo Sōke (caposcuola) della scuola Hōshō, che perpetua la tradizione dal XV secolo. Nato nel 1986, studia sotto la guida del padre Fusateru e del nonno Fusao Hōshō. Debutta nel 1991 interpretando il ruolo di bambino in Seiōbo. Nel 1995 si esibisce come protagonista in Iwafune. In seguito ha interpretato opere come Sagi, Shakkyō, Dōjōji, Okina, Midare, Takasago, Hagoromo, Natorino, Roujo, Dai. Nel 2008, dopo essersi laureato presso l’Università Statale delle Arti di Tokyo, assume il titolo di Sōke. Attualmente è direttore esecutivo dell’Associazione Hōshōkai, e regista e supervisore dell’Associazione di Teatro Nō “Wa no Kai”. Ha partecipato a Milano Expo 2015 e, l’anno seguente, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni di relazioni bilaterali tra Italia e Giappone, ha presentato alla Triennale di Milano Japan Orfeo, rilettura del capolavoro di Monteverdi. Nel 2017 si è esibito al Teatro Olimpico di Vicenza e a Roma in occasione delle celebrazioni per il LXXV Anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra il Vaticano e il Giappone; nel 2019 ha partecipato al Festival dei Due Mondi di Spoleto e si è esibito al Teatro Franco Parenti di Milano. Insieme al costante impegno nel preservare l’eredità culturale ed artistica della tradizione, lo distingue l’attenzione rivolta alle ricerche di innovazione del Nō e alla sua diffusione in tutto il mondo. Attualmente è professore presso l’Università Statale delle Arti di Tokyo e visiting professor all’Università degli Studi di Milano.
Alessandro Bergonzoni
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