Shame culture

Torna in scena lo spettacolo di Asilo Republic, giovane compagnia che è stata capace convincere e coinvolgere gli spettatori della scorsa stagione.
Francesco Frongia e Ferdinando Bruni lo ricordano così: «Attraverso un uso sapiente di interviste, frammenti di vite vissute, messaggi e altri strumenti digitali, viene raccontata la pressione soffocante che vivono gli studenti di oggi, in un'analisi coinvolgente e profonda. Vedere questo spettacolo è stato come ricevere una scossa: ci ha fatto riflettere su cosa significhi essere giovani oggi. Siamo dunque felici che questo progetto torni all'Elfo, ricordandoci che per guardare al futuro bisogna saper riflettere sul passato».

Uno studente decide di mentire ai suoi parenti e amici riguardo alla propria carriera universitaria, fissa il giorno della sua finta laurea e in quel giorno decide di togliersi la vita. C’è un fenomeno che sta dilagando tra i giovani: il suicidio per motivi di studio. Una riflessione sul ruolo della realtà virtuale, sul forte senso di inadeguatezza e la paura del fallimento che l’esposizione del sé promosso dai social generano nei giovani.

Shame culture

drammaturgia Asilo Republic

regia Andrea Lucchetta

con Anna Bisciari, Marco Fanizzi e Vincenzo Grassi

luci Gianni Staropoli, musiche Luca Nostro, fonico Luca Gaudenzi

scene e costumi Dario Gessati

video Carlo Fabiano

assistente alla regia Marco Fasciana

coproduzione Teatro dell’Elfo, Accademia Nazionale Silvio D’Amico