Sala Fassbinder
Domenica 8 Ottobre 2023 ore 18:00
A seguire l'incontro "sguardi al futuro" con tutti i protagonisti e le protagoniste del progetto.
Durante lo spettacolo uso di luci stroboscopiche
Qual è la vostra danza nella bottiglia? Lo abbiamo chiesto agli studenti e studentesse di Accademia Susanna Beltrami/DHHD/DanceHaus, Liceo Coreutico Tito Livio, Centro Aida e Centro ArteMente selezionati per partecipare alla seconda edizione del progetto Affollate Solitudini Teens dedicata alla giovane creatività emergente. Un’antologia di coreografie originali pronte per essere lanciate nel futuro, verso destinatari e destinazioni sconosciute, come in tante dances in a bottle, a partire dalle immagini e dagli immaginari del nostro presente.
8 soli degli studenti e delle studentesse di Accademia Susanna Beltrami/DHHD/DanceHaus, Liceo Coreutico Tito Livio, Centro Aida, Centro ArteMente:
APPARtenenza
di Sara Gaboardi e Francesca Pagnini
interprete Francesca Pagnini
Centro ArteMente
Cinque sono gli organi di senso che appartengono all’essere umano, ma a volte si nasce come amputati, senza uno di questi.
E cosa succede?
Sola e spaesata.
Come posso vivere in tanta frenesia?
Saper gestire e gestirsi.
Una via te la offrono e tu devi accettarla.
Superare, ciò che ti dà tale assenza.
E se la batteria si scarica?
Amore Molecolare
di Giada Motta
interprete Sofia La Rosa
Centro ArteMente
Ritrovare il proprio spazio, il proprio posto nel mondo dopo anni difficili in cui l’isolamento sociale ci ha tolto il senso di libertà. La privazione delle nostre abitudini ci ha fatti sentire soli, insignificanti e piccoli; piccoli come molecole; molecole che si muovono nello spazio in maniera più o meno agevole in base alle forze che agiscono sugli atomi che le formano.
Le molecole quindi nei loro spostamenti esplorano lo spazio e ricercano la libertà di movimento fuori dalla bottiglia.
TRA ME E ME
di Martino Orsingher e Marian Ventura
interprete Marian Ventura
Centro Aida
In un periodo della vita nel quale regna la confusione, gli adolescenti sono già chiamati a definire la propria identità… Tutto ciò che li circonda sembra pretendere chiarimenti sulla loro persona. In bilico tra uomo e bambino, tra certezze e dubbi, tra folla e solitudine, l’individuo è in costante ricerca di comprensione laddove percepisce solo scontro e lontananza. In questa bottiglia un messaggio per gli adulti di oggi affinché possano riconoscere in noi il loro passato.
Fragile
di Penelope Carena – Isabella Cimino – Giulia Di Martino – Swami Mapelli
interprete Swami Mapelli
Centro Aida
Un messaggio per “i me e le me” del futuro:
Quel passato fatto di un vuoto incolmabile, che è presenza e assenza profonda nel quotidiano, vi ha fatto percepire quanto quella fragilità sia la vostra forza. La vostra danza sarà lo spiraglio di luce a cui tendere, lo strumento a cui aggrapparsi per risalire e per evolvere, in ogni momento.
Imparerete dai vostri tormenti e saprete trasformarli in preziosi ricordi, saprete risplendere, con la consapevolezza dei vostri chiaroscuri.
Stringimi
di Anita Campanini – Arianna Soma – Emanuele Schipani – Matilde Zappella
interprete Arianna Soma
Liceo Coreutico Tito Livio
“Imparare dalla storia” e invece eccoci qua a ripetere gli stessi errori del passato.
Il lavoro nasce da una riflessione attorno al concetto di libertà, quando la libertà viene imbottigliata, calpestata, tradita, negata in nome di una guerra e di una ideologia. Immaginarsi come ragazzi e ragazze dentro ad un conflitto… se noi siamo il futuro saremo in grado di trovare una luce in fondo al buio?
Declino
di e con Eleonora Galbiati
Liceo Coreutico Tito Livio
Liberamente ispirato all’opera d’arte robotica Can’t help my self di Sun Yuan e Peng Yu che racconta della relazione umana con la tecnologia, questa danza nella bottiglia si propone di riflettere sul binomio e sulle sue possibili derive. Infatti, la mente umana, inizialmente attiva e propensa alla ricerca, si adagia a mano a mano all’uso della tecnologia, perdendo tali qualità.
UNFOLLOW
di Marika Faralli – Giuseppe Surano
interprete Natalia Małolepsza
Accademia Susanna Beltrami/DanceHaus
“Si può esistere senza appartenere?”
Recenti studi hanno dimostrato che molti adolescenti nel mondo soffrono di depressione a causa dell’utilizzo eccessivo del web che, per la sua immediatezza, inghiotte l’intero cosmo dell’autentico, creando una “società del FAKE”, che li porta ad una inconsapevolezza del mondo reale.
La ricerca che viene presentata in scena vuole indagare, assieme al pubblico, uno stato analogo attraverso l’incorporazione e archiviazione di gesti estrapolati dalla mente dell’individuo nel momento in cui finisce per autoescludersi dal mondo reale.
L’uscita è da questa parte
di Sabrina Martemucci
interprete Fabiano Parrinello
Accademia Susanna Beltrami/DHHD/DanceHaus
«Hai vent’anni
e non sai che via fare,
che percorso scegliere.
L’importante è che sia
tuo, tutto tuo»
G. Madera
Direttamente dal punto di vista di chi fugge e non può smettere di correre, soprattutto se si volta a guardare indietro. Origini, ricordi, segreti e scelte. Un ragazzo italiano, cresciuto dove tradizioni e giudizi sono spesso opprimenti, è costretto a lasciare la sua amata terra e partire. Vuole poter guardare le stelle e realizzare il proprio desiderio: essere artista in un Paese in cui il suo lavoro, la sua “danza nella bottiglia” è considerata tale.
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