Sala Bausch
30 novembre / 5 dicembre 2021
Chiara Stoppa
di Gianni Biondillo
regia di Francesco Frongia
DURATA: 60 minuti
Come si può raccontare una metropoli che ha fatto del suo dinamismo una cifra, una missione, dopo che le nostre città si sono svuotate per una pandemia che ci ha obbligati a rimanere chiusi in casa, come fossimo tutti in clausura? Come si può raccontare il vincolo, il limite, il silenzio, il raccoglimento, se non facendoci aiutare da chi lo ha scelto per tutta la vita?
Maria Chiara è una suora di clausura del convento delle clarisse di Milano. Ad un certo punto del suo percorso esistenziale ha compreso quale fosse la sua vocazione: isolarsi dal mondo per stargli più vicino. Decide così di raccontarcelo, anche per smontare i pregiudizi che abbiamo tutti nei confronti di chi ha fatto una scelta così radicale. Ma raccontare la sua vocazione significa anche scoprire le vite e le storie emblematiche di altre due sorelle che in momenti ed epoche diverse hanno fatto la stessa scelta: Chiara Daniela, che arrivò a Milano in piena Seconda guerra mondiale per fondare il monastero e Maria Ida, figlia di operai socialisti che fu adolescente durante gli ‘anni di piombo’.
Racconti che sommati l'uno all'altro ripercorrono la Storia di una città e di un Paese. Perché scegliere la clausura non significa dare le spalle alla città che ti accoglie, ma vederla e comprenderla in modo differente.
Grate
di Gianni Biondillo
con Chiara Stoppa
e con la partecipazione di Roberta Faiolo
regia di Francesco Frongia
scene e attrezzeria Marina Conti, costumi Katarina Vukcevic
luci e suono Roberta Faiolo
produzione Atir
con il sostegno di NEXT ed. 2020 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
Il Menu della Poesia
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