Sala Shakespeare
15 / 31 marzo 2019
Elio De Capitani
di William Shakespeare
Durata: 2 ore e 45 minuti
Un must della Compagnia dell'Elfo, terreno ideale per sperimentare, divertire e divertirsi, mettere alla prova giovani talenti e nuovi ensemble. Un "sogno" che si ripete nel quale ritornano memorie, tracce e citazioni del passato.
Il Sogno dell'Elfo è uno spettacolo-festa dalla leggerezza mozartiana nel quale si è fatta strada la libertà di abbandonarsi al piacere del racconto, esaltando il gioco di simmetrie barocche e di abili incastri che fanno di questa commedia uno stupefacente congegno per il divertimento.
La regia di Elio De Capitani riesce ad amalgamare felicemente le peripezie dei quattro giovani amanti con le ombre d'inquietudine proiettate dal mondo degli spiriti e degli elfi guidati dall'imprevedibile folletto Puck e fa esplodere la fragilità, l'irrazionalità e la follia dei sentimenti, spingendo la loro carica erotica verso una fisicità quasi 'acrobatica'.
"In questo Sogno la forza perturbante non è solo quella della sessualità e dei suoi fantasmi, quanto il comico: l'ironia di Ermia, la risata grossolana che scatena Bottom, gli sfottò e gli equivoci. E a rendere possibile questa costante deformazione della realtà è ovviamente il gran gioco del teatro, nella sua capacità insieme di rivelare e di reinventare il mondo tra disincanto e utopia”.
Quando nel 2010 nacque l'idea di una nuova versione del Sogno di una notte di mezza estate, spettacolo cult dell'Elfo firmato da De Capitani, la metà dei ruoli erano interpretati dagli storici attori della compagnia (Ferdinando Bruni, Ida Marinelli, Elio De Capitani, Luca Toracca, Corinna Agustoni). Fu necessario fare quattrocento provini per selezionare una nuova generazioni di attori a cui trasmettere i ruoli dei quattro giovani amanti, degli artigiani, di Puck e della Fata: tra loro vennero scelti Clio Cipoletta, Sarah Nicolucci, Vincenzo Giordano, Loris Fabiani, Andrea Germani, Marco Bonadei, Giuseppe Amato e Federica Sandrini.
Dopo una serie di passaggi di ruolo, scambi e ritorni oggi, nell'edizione 2019, Enzo Curcurù interpreta Teseo/Oberon, Sara Borsarelli interpreta Ippolita/Titania, Marco Bonadei è Bottom (hanno preso rispettivamente il posto di Bruni, Marinelli e De Capitani), mentre Emilia Scarpati Fanetti è la fata, il Leone è passato a Vincenzo Zampa e Lorenzo Fontana è tornato al ruolo della Tisbe che aveva nella edizione originale del 1997.
I giovani attori del 2010 sono ora interpreti con un decennio di esperienza professionale in più, con ruoli importanti alle spalle, che gli spettatori dell'Elfo, del Piccolo, del Franco Parenti e tantissimi grandi e piccoli teatri italiani hanno imparato a conosce ed apprezzare come artisti di primo piano nella scena nazionale. Quella del Sogno di adesso è una squadra di solisti di livello straordinario, vera compagnia d'un teatro d'arte che ha potuto sperimentare negli anni, grazie all'enorme successo dello spettacolo, un elevatissimo livello di affiatamento e un costante training corporeo per un Sogno che chiede tantissimo dal punto di vista fisico e persino acrobatico ai suoi interpreti.
A sorpresa poi Carolina Cametti è subentrata a Clio Cipoletta a cinque giorni dal debutto del 2019: aveva già sostituito l'attrice per un breve periodo nel 2014, ma il suo corpo conservava perfettamente la memoria delle complesse acrobazie della scene degli amanti e la sua mente il meraviglioso testo di Shakespeare: è un successo per lei, assieme a tutti i suoi colleghi, festeggiati sempre con autentiche ovazioni.
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare
traduzione di Dario Del Corno
regia di Elio De Capitani
scene di Carlo Sala
costumi di Ferdinando Bruni
musiche originali di Mario Arcari, coro della notte di Giovanna Marini
luci di Nando Frigerio
con Corinna Agustoni, Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Sara Borsarelli, Carolina Cametti, Enzo Curcurù, Loris Fabiani, Lorenzo Fontana, Vincenzo Giordano, Sarah Nicolucci, Emilia Scarpati Fanetti, Luca Toracca, Vincenzo Zampa
assistente alla regia Matteo Ghidella
produzione Teatro dell'Elfo
con il sostegno di Fondazione Cariplo
foto Luca Del Pia
Michele Costabile
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