Sala Shakespeare
29 gennaio / 3 febbraio 2019
Casadio, Paolotti, Placido
di Vincenzo Manna
regia di Giuseppe Marini
Durata: 1 ora e 50 minuti
Un bellissimo e intenso spettacolo di teatro civile, che ha visto cooperare soggetti dei settori della ricerca (Tecné), della formazione (Phidia), della psichiatria sociale (SIRP) e della produzione di spettacoli dal vivo. Il progetto ha preso avvio da una ricerca condotta da Tecné, basata su circa 2.000 interviste a giovani tra i 16 e i 19 anni, sulla loro relazione con gli altri, intesi come diversi, altro da sé, e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo.
Gli argomenti trattati nel corso delle interviste hanno rappresentato un importante contributo alla drammaturgia del testo La Classe, scritto da Vincenzo Manna.
I giorni di oggi. Un gelido inverno. Una cittadina europea a pochi chilometri dal mare. Disoccupazione, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile. A peggiorare la situazione, c'è lo "Zoo", uno dei campi profughi più vasti del continente. In un quartiere multietnico alla periferia, a pochi chilometri dallo Zoo, c'è una scuola superiore, un Istituto Comprensivo che è specchio della depressione sociale ed economica. Albert, professore di Storia, viene chiamato ad insegnare in una classe di recupero crediti per studenti sospesi per motivi disciplinari.
Intravedendo nella loro rabbia una possibilità di comunicazione, Albert, riesce a far breccia nel loro disagio e conquista la fiducia della maggior parte della classe. Abbandona la didattica suggerita e propone agli studenti di partecipare a un concorso, un "bando europeo" per le scuole superiori che ha per tema I giovani e gli adolescenti vittime dell'Olocausto.
Gli studenti, inizialmente deridono la proposta di Albert, ma si lasciano convincere quando questi gli mostra un documento: foto e carte di un rifugiato dello Zoo che prima della fuga dal paese d'origine aveva il compito di catalogare morti e perseguitati dal regime per il quale lavorava. È quello l'Olocausto di cui gli studenti si dovranno occupare. Intanto la cittadina viene scossa da atti di violenza, causati dalla presenza del campo. Le reazioni dei ragazzi sono diverse e a tratti imprevedibili. Per Albert è sempre più difficile tenere la situazione sotto controllo…
LA CLASSE
di Vincenzo Manna
regia Giuseppe Marini
scene Alessandro Chiti
costumi Laura Fantuzzo
musiche Paolo Coletta
light designer Javier Delle Monache
con Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido, Edoardo Frullini, Valentina Carli, Haroun Fall, Cecilia D'Amico, Giulia Paoletti
produzione Accademia perduta Romagna Teatri, Società per attori, Goldenart production
Il Menu della Poesia
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