Sala Shakespeare

2 / 7 aprile 2019

Fausto Paravidino

Il senso della vita di Emma

testo e regia di Fausto Paravidino

Durata: 2 ore e 75 minuti

Info
Stagione 2018/2019
Lo spettacolo La locandina

Il senso della vita di Emma è il titolo del romanzo teatrale che Fausto Paravidino ha scritto per il Teatro Stabile di Bolzano. Diretto e interpretato dallo stesso autore, lo spettacolo racconta la storia di una famiglia che va dagli anni sessanta - quando i genitori di Emma si conoscono – fino ai giorni nostri. Una fitta rete di relazioni tra due famiglie di amici tracciano l'affresco di alcuni decenni di vita italiana, quelli in cui è nata e cresciuta la Generazione X. Il tratto pungente e affilato con cui Paravidino modella i personaggi attraverso i dialoghi, dà vita a un racconto che parla di arte, relazioni, politica, ecologia, scelte, delineando abilmente tre storie di donne che ruotano attorno a una grande assenza.
«Siamo all'opening di una galleria, tra i quadri c'è il ritratto di una donna: Emma. Di lei conosciamo solo la sua faccia dipinta. Quanto dobbiamo sapere del soggetto per apprezzare l'opera?» con questa riflessione Paravidino ci introduce alla storia di Emma, raccontata e agita dalle persone della vita di Emma: la madre, il padre, il fratello, la sorella, gli amici dei genitori, il parroco, una vicina... ma non da Emma.
«Emma non parla, perché Emma è scomparsa. Emma è scomparsa volontariamente e le persone della vita di Emma si chiedono perché Emma abbia fatto come sua madre quando era incinta di lei. Allora era scomparsa, era scomparsa perché non sopportava più la sua vita, ma sapevano tutti dov'era: era da Clara e da Giorgio, i suoi amici. Emma invece nessuno sa dov'è. Sanno che non ha più il profilo Facebook né il telefono e sanno che è stata avvistata in Kosovo e che ci sono due persone che ricevono notizie di lei. Sanno che sta bene. E che, prima che cali la tela, tornerà».

IL SENSO DELLA VITA DI EMMA

testo e regia Fausto Paravidino
scene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
maschere Stefano Ciammitti
musiche originali Enrico Melozzi eseguite da Orchestra Notturna Clandestina diretta dall'autore
luci Lorenzo Carlucci
con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Eva Cambiale, Jacopo Maria Bicocchi, Angelica Leo, Irene Villa
e con Gianluca Bazzoli, Giuliano Comin, Giacomo Dossi, Marianna Folli, Emilia Piz, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella
produzione Teatro Stabile di Bolzano

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