Sala Fassbinder
11 / 23 dicembre 2018
Nicola Bortolotti/Rosario Tedesco
Katherine Kressmann-Taylor
regia Rosario Tedesco
Durata: 1 ora
«Dopo 10 anni di repliche de Il Vicario di Rolf Hochhuth, ho sentito il bisogno di ritornare su quel periodo storico, sui fatti che hanno travagliato la Germania e l'Europa durante il periodo del nazismo. La mia attenzione si è rivolta a una fase precedente il conflitto, il 1933, il momento dell'ascesa al potere di Hitler, il momento in cui le ombre si stendevano su un'intera nazione, ancora ignara delle conseguenze di quello che è stato definito un delirio, e in modo non meno ipocrita come un'infatuazione. Ho scelto questo romanzo breve di K. Kressmann-Taylor, Destinatario Sconosciuto, forse per il suo carattere privato, dapprima intimo e poi morboso. La grande amicizia che lega i due protagonisti e il suo progressivo disfarsi, come sintomo di una trasformazione – discesa agli inferi – dell'idea stessa di umanità, valori, cultura.
Ed è sorprendente come un testo breve riesca così bene a illuminare e dissolvere gli enigmi della Storia. Fin dalla prima lettura ho voluto che la "partita a scacchi" che si gioca tra i due protagonisti avesse un contrappunto musicale – non un accompagnamento, ma una struttura che si intrecci al testo stesso. Le musiche selezionate sono di Mozart, Gideon Klein e Ilse Weber. Un percorso nella Storia tedesca che racconta meglio di mille parole ciò che resta "indicibile". Il primo brano, di Mozart, Bona Nox, descrive con tutta la sua leggerezza e scanzonata goliardia, la Germania prima del nazismo; il secondo brano, di Gideon Klein, Bachuri'le, è un esempio di quella Entartete Musik (Musica degenerata) che apre uno squarcio su la censura e sul vero volto del regime; il terzo e ultimo brano è di Ilse Weber, Wiegala, una ninna nanna che ci conduce direttamente alle soglie delle camere a gas».
Rosario Tedesco
DESTINATARIO SCONOSCIUTO
di Katherine Kressmann-Taylor
adattamento e regia di Rosario Tedesco
con la partecipazione del Coro "F. Gaffurio" del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, diretto dal Maestro Edoardo Cazzaniga
luci Giuliano Almerighi
con Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco
produzione Teatro dell'Elfo
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