Sala Fassbinder
10 / 11 febbraio 2018
Eco di fondo
di Giacomo Ferraù e Giulia Viana
regia di Giacomo Ferraù
Durata: 1 ora e 5 minuti
Uno spettacolo che ha girato l'Italia incontrando spettatori di diverse età e generazioni riuscendo a coinvolgerli tutti grazie al potere evocativo delle fiabe, in particolare della celeberrima fiaba di L. Frank Baum, riletta come metafora del tema dell'emigrazione.
Il racconto di "O.Z. storia di un'emigrazione" è infatti di cocente attualità: una piccola e viziatissima Dorothy affronta il naufragio della nave da crociera su cui è imbarcata, ritrovandosi ad attraversare una realtà mai vista prima, fra paesaggi meravigliosi, ma anche terre devastate dalla guerra e dalla povertà. Lungo la strada, Dorothy fa incontri incredibili: una ragazza che vuole conquistare il proprio diritto allo studio (lo spaventapasseri che desidera un cervello); un robot di guerra, un ex-soldato, che desidera riconquistare la possibilità di amare chi vuole (il taglialegna in cerca di un cuore); un disertore che tutti immaginano gloriosamente morto in battaglia (il leone codardo). Tutti sono in viaggio verso O.Z. Verso la speranza, verso l'utopia di cambiare la propria vita.
Ma O.Z. è una finzione. O.Z. è solo una delle tante "Lampedusa" dei nostri giorni.
O.Z. STORIA DI UN'EMIGRAZIONE
drammaturgia Giacomo Ferraù, Giulia Viana
regia Giacomo Ferraù
coordinamento coreografico Riccardo Olivier
scene e costumi Giacomo Ferraù e Niccolò Mazzotti
luci Giuliano Bottacin e Giuliano Almerighi
con Andrea Pinna, Libero Stelluti, Valentina Scuderi, Giulia Viana
con l'amichevole partecipazione di Ida Marinelli che presta la sua voce alla Strega del Nord
produzione Eco di fondo con il sostegno di NEXT 2014, LAB121, Teatro del Buratto, Teatro delle Ali
Il Menu della Poesia
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