Sala Bausch
9 / 10 luglio 2018
Alma Rosè
di Manuel Ferreira e Elena Lolli
Durata: 1 ora
È dall' Argentina che, nel 2001, arrivava la notizia di uno dei più vertiginosi sconvolgimenti di uno Stato.
Stupore nel vedere un Paese così ricco di risorse ritrovarsi privato di tutto. L'ansia e la rabbia di vedere perdute le sicurezze per milioni di persone, la casa, i risparmi, il lavoro, la propria identità di persona e di popolo.
Vivere nella paura del futuro.
È l'Argentina, il Paese degli estremi, la punta dell'iceberg, il laboratorio degli esperimenti.
Partendo da un testimone vivente raccontiamo l'Argentina della crisi, quella della classe media, della Gente come uno, per usare un'espressione convenzionale. Quella di chi per anni ha girato la testa dall'altra parte, perdendo ogni interesse per la politica. La Gente come uno che dopo tanti anni di silenzio, è scesa in piazza, si è autorganizzata, ha occupato le banche, ha partecipato alle assemblee di quartiere, nella consapevolezza che solo uniti ci si può salvare. L'Argentina è divenuta lo specchio del nostro Paese, così lontana ma così vicina, rischio di qualcosa che già allora sentivamo come dietro l'angolo e che oggi è diventato più che mai attuale.
Gente come uno ci ha fatto riscoprire come potere leggere il nostro presente passando attraverso l'umanità, un teatro che diventa leva culturale e risveglio della propria coscienza civile, che mette insieme pubblico e privato.
GENTE COME UNO
Argentina 2001: c'era una volta un Paese ricco e ora non c'è più.
di Manuel Ferreira e Elena Lolli
musiche Mauro Buttafava
luci Andrea Violato
con Manuel Ferreira
progetto Memoria del presente a cura di Annabella Di Costanzo, Manuel Ferreira, Elena Lolli
produzione Alma Rosè
Premio del Bando Teatrale "Crisi a parte. Raccontare la crisi finanziaria e costruire un nuovo modello di sviluppo" BANCA POPOLARE ETICA Prima edizione 2013
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