Sala Bausch
30 gennaio / 4 febbraio 2018
di Samuel Beckett
regia di Alessandro Averone
Durata: 1 ora e 50 minuti
«Quello che mi ha sempre affascinato in Beckett è la sottile e fine poesia che scaturisce dai sui testi. L'amore e la compassione per l'essere umano, costretto disperatamente alla ricerca di un senso. Il vagare su questa terra in perenne attesa di un gesto, di una parola che si faccia Verbo e indichi una via, una meta per colmare il mistero dell'essere qui e ora.
Nessun Dio. Nessuna metafisica. Si aspetta. Qualcosa di indefinito e sconosciuto. Si fa passare il tempo e si riempie uno spazio. Ci si aggrappa perdutamente a qualsiasi cosa ci ricordi che esistiamo e che siamo vivi. Si gioca, con quello che resta. Del mondo, dell'essere umano, delle parole.
Si resiste. Con affetto e violenza. Con quello che si è. Con tutti i nostri limiti. Stretti l'un l'altro».
Alessandro Averone
«Nel suo entusiasmante allestimento, Alessandro Averone rimane fedele al classico di Beckett, aggiungendovi un tocco di profonda sensibilità e delicata poesia e animandolo di una forte attualità. I personaggi e la loro precaria condizione esistenziale sono specchio della società attuale e della nostra incessante incertezza, del continuo bisogno di trovare un senso al nostro vivere».
Manuela Giusto, recensito.net
«Il capolavoro del teatro dell'assurdo di Beckett affidato a due clown/barboni di giovane età, credibili e bravissimi nel dare corpo a personaggi senza tempo. Una favola amara eppur vitale».
Giuseppe Distefano, Città Nuova
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
regia di Alessandro Averone
con Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro, Antonio Tintis, Francesco Tintis
produzione associazione cArt
Il Menu della Poesia
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