Sala Bausch
12 / 16 giugno 2017
Nicola Pannelli e Sergio Romano
di Agota Kristof
regia di Valerio Binasco
Durata: 1 ora e 15 minuti
Essere primi o ultimi, nella società, è un fatto di predestinazione. John e Joe è "una specie di duetto", poetico e struggente. E comico, molto comico. È lirico, come le anime dei suoi personaggi, e clownesco, come sa esserlo il mondo, sedotto dagli affari.
Con tenerezza, la penna intelligentissima di Agota Kristof ritrae i suoi clochard smontando nella loro metafora la serietà dell'economia mondiale. Una storia piccola e delicata sull'amicizia e sull'insensatezza del denaro che prende sostanza nell'affiatamento ventennale tra la regia di Valerio Binasco e le interpretazioni di Nicola Pannelli e Sergio Romano, applauditi quest'anno nel Bugiardo di Goldoni. Sono loro a impersonare la favola del denaro secondo due stralunati nullatenenti, i soli ad averla compresa.
«Diceva Pirandello che si nasce alla vita in tante forme: albero o sasso, acqua, farfalla, donna. Oppure si può nascere personaggi. John e Joe sono venuti al mondo personaggi. Non solo: nati dalla fantasia di un'autrice eccentrica e di culto come Agota Kristof, sono venuti al mondo anche poveri. La povertà, il freddo delle tasche vuote, sono la loro stessa essenza.
Accanto ai romanzi, ai racconti, alla Trilogia della città di K. che l'hanno resa famosa, Kristof ha scritto anche una decina di pièce teatrali. Opere dalle quali sembrano uscire le figure che poi andranno a comporre la sua narrativa, tutta in francese: una lingua acquisita e adoperata con quello sforzo e quella concretezza scabra che è infine il tratto che ci fa amare la scrittura crudele dell'autrice nata in Ungheria, e scomparsa in Svizzera cinque anni fa. Breve duetto teatrale, poco più di 60 minuti, John e Joe è consegnato alla recitazione di due attori bravi, essenziali, come Sergio Romano e Nicola Pannelli. Senza buonismi, senza caricature, senza i clamori e i colori dello spettacolo, John e Joe è uno studio lieve, un apologo elementare sull'amicizia. Ma dire amici riesce solo a banalizzare quel che vive tra i due personaggi: un legame forte, che non si scioglie neanche quando il diavolo del denaro vorrà metterci la coda».
Roberto Canziani, Il Piccolo di Trieste, blog d'autore
JOHN E JOE
di Agota Kristof
regia di Valerio Binasco
con Nicola Pannelli e Sergio Romano
produzione Teatro due di Parma
in collaborazione con Popular Shakespeare Kompany e Narramondo Teatro
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