Sala Fassbinder
28 febbraio / 5 marzo 2017
Roberto Latini
di Luigi Pirandello
Durata: 1 ora e 40 minuti
«Terzo dei miti moderni di Pirandello. Dopo il religioso Lazzaro e il sociale La Nuova Colonia, I Giganti della Montagna è il mito dell'arte. Rappresentato postumo nel 1937, è l'ultimo dei capolavori pirandelliani ed è incompleto per la morte dell'autore.
La vicenda è quella di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo e luogo indeterminati: al limite, fra la favola e la realtà, alla Villa detta "la Scalogna".
Non aggiungerò parole alla trama - scrive Roberto Latini - ma voglio dire di altre possibilità che ho indagato. La più importante è rispetto al fascino del "non finito", "non concluso"; all'attrazione che ho sempre avuto per i testi cosiddetti "incompiuti". Sono così giusti rispetto al teatro: l'incompiutezza è per la letteratura, per il teatro è qualcosa di ontologico. Trovo perfetto per Pirandello e per il Novecento che il lascito ultimo di un autore così fondamentale per il contemporaneo sia senza conclusione. Senza definizione. Senza punto e senza il sipario di quando c'è scritto "cala la tela".
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
di Luigi Pirandello
adattamento, regia e interpretazione Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci Max Mugnai
una produzione Fortebraccio Teatro
in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi, Festival Orizzonti, Fondazione Orizzonti d’Arte, Emilia Romagna Teatro Fondazione
Roberto Latini vincitore del Premio della Critica 2015 (ANCT) per I giganti della montagna
Gianluca Misiti vincitore del Premio Ubu 2015 come Miglior progetto sonoro o musiche originali
Spettacolo finalista al Premio Ubu 2015 come Spettacolo dell'anno
Roberto Latini finalista al Premio Ubu 2015 come Miglior attore o performer
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