Sala Fassbinder
20 / 25 gennaio 2015
Saverio La Ruina
Durata: 1 ora e 15 minuti senza intervallo
Una personale dedicata a Saverio La Ruina, artista unico, tra i più premiati della scena italiana. Dallo spettacolo che l'ha rivelato, Dissonorata, a quello che ha confermato il suo talento, La borto. Con pochi elementi scenici - un abitino, le ciabatte, una sedia e la musica dal vivo – dà vita a personaggi femminili indimenticabili. Donne sud, offese, ferite ma orgogliose. Con il suo ultimo lavoro, Polvere, sposta l'attenzione sull'uomo, essendo la violenza sulle donne soprattutto un problema degli uomini.
Le botte, gli stupri sono la parte più fisica del fenomeno; l'uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c'è un prima, immateriale, impalpabile, polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la capacità di sognare. Una polvere opaca che confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto sbrigativo, talvolta brusco.
"Non so quanto c'entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c'entrano i rapporti di potere all'interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce".
Saverio La Ruina
POLVERE
Dialogo tra uomo e donna
di Saverio La Ruina
disegno luci Gennaro Dolce
organizzazione Settimio Pisano
con Saverio La Ruina e Jo Lattari
musiche originali Gianfranco De Franco
contributo alla drammaturgia Jo Lattari
contributo alla messinscena Dario De Luca
aiuto regia Cecilia Foti
produzione Scena Verticale
prima nazionale
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