Sala Fassbinder
30 gennaio / 1 febbraio 2015
Saverio La Ruina
Durata: 1 ora e 15 minuti senza intervallo
Una personale dedicata a Saverio La Ruina, artista unico, tra i più premiati della scena italiana. Dallo spettacolo che l'ha rivelato, Dissonorata, a quello che ha confermato il suo talento, La borto. Con pochi elementi scenici - un abitino, le ciabatte, una sedia e la musica dal vivo – dà vita a personaggi femminili indimenticabili. Donne sud, offese, ferite ma orgogliose. Con il suo ultimo lavoro, Polvere, sposta l'attenzione sull'uomo, essendo la violenza sulle donne soprattutto un problema degli uomini.
Non è solo la storia di un aborto. È la storia di una donna in una società dominata dall’atteggiamento e dallo sguardo maschile: uno sguardo predatorio che si avvinghia, violenta e offende; un atteggiamento che provoca gli eventi ma fugge le responsabilità. L'aborto ne è solo una delle tante conseguenze. Ma ne è la conseguenza più estrema. La protagonista racconta l’universo femminile di un paese del meridione. Schiacciata da una società costruita da uomini con regole che non le concedono appigli, e che ancora oggi nel suo profondo stenta a cambiare, Vittoria racconta il suo calvario in un sud arretrato e opprimente. E lo fa nei toni ironici, realistici e visionari insieme, propri di certe donne del sud. Non mancano momenti sarcastici e ironici come quando gli uomini geometri misurano il corpo femminile come se al posto degli occhi avessero il metro. O come quando il paese si trasforma in una immensa chiesa a cielo aperto per scongiurare le gravidanze. Né quelli commoventi legati alla decimazione del “coro” delle donne. Ma quando la protagonista chiude il cerchio col racconto del calvario della nipote, il sarcasmo e la commozione lasciano il posto a una profonda amarezza, mettendoci davanti alla dura e ambigua realtà dei nostri giorni.
LA BORTO
di e con Saverio La Ruina
musiche composte ed eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco
disegno luci Dario De Luca
produzione Scena Verticale con il sostegno di MIBAC | Regione Calabria
Premio UBU 2010 Migliore testo italiano, Nomination Premio UBU 2010 Migliore attore, Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010, Testo selezionato per il progetto Face à Face 2010
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