Sala Fassbinder
22 ottobre / 3 novembre 2013
Elena Russo Arman
da Emily Dickinson
Durata: 1 ora
Elena Russo Arman, dopo il felice esito di Dove sei, o musa dai Sonetti di W. Shakespeare con musica di J. Dowland proposto nella stagione 2011/2012, arricchisce il suo percorso artistico con questo nuovo spettacolo. In scena insieme a lei la chitarrista Alessandra Novaga, con la quale condivide la personale ricerca sul rapporto parola-musica.
La mia vita era un fucile carico (being Emily Dickinson) è uno spettacolo su Emily Dickinson e sul suo immaginario poetico ed esistenziale. L'idea registica non si fonda su una ricostruzione filologica dell'ambiente in cui visse l'autrice americana, né vuole ripercorrere in modo lineare la sua biografia, piuttosto vuole restituire tutta la forza esplosiva evocata dal linguaggio senza tempo di Emily che riuscì a dialogare attraverso i secoli con artisti di ogni genere.
Dopo un lungo e approfondito studio sull'opera di Emily Dickinson, giunta fino a noi nella forma di 1775 poesie e circa un migliaio di lettere, ho scelto quei testi che restituiscono l'essenza di un'esistenza unica e irripetibile, di una donna ribelle e anticonformista. Lo spettacolo è dunque composto dalle parole di Emily riunite in un unico flusso allucinatorio, dove la protagonista agisce sulla scena alternando diverse "maschere" di se stessa, quelle "tante Emily" che con astuzia e senso dell'ironia prendono vita a seconda degli altrettanti interlocutori ai quali si rivolge. Per questo ho scelto di servirmi dell'amplificazione, strumento che modifica e deforma la voce moltiplicandone le possibilità espressive. La chitarra elettrica permette inoltre di passare dal concetto di melodia alla realizzazione dei suoni della natura, nella quale Emily era immersa, e alla creazione di un tessuto sonoro capace di restituire il "ringhio" nella sua testa.
La mia vita era un fucile carico (being Emily Dickinson) diventa l'affresco dell'America cantata dai poeti della Beat Generation, dagli artisti pop, fino ai suoni di Jimi Hendrix, la stessa America che ha visto nascere i primi sogni di giustizia, libertà, uguaglianza e democrazia.
Dalla sua piccola stanza in un paesino del New England, Emily Dickinson continua a lanciare il suo messaggio al mondo e le risposte a quel messaggio risuonano forti attraverso generazioni di "compatrioti" futuri, che come me continuano ad attingere al suo immaginario come a una fonte di energia inesauribile.
Elena Russo Arman
LA MIA VITA ERA UN FUCILE CARICO
(being Emily Dickinson)
da Emily Dickinson
traduzioni di Silvio Raffo e Margherita Guidacci
regia di Elena Russo Arman
musiche di Alessandra Novaga
scene e costumi di Elena Russo Arman
realizzazione costumi di Ortensia Mazzei
luci di Cristian Zucaro
suono Giovanni Isgrò
consulenza suono Giuseppe Marzoli
con Elena Russo Arman e Alessandra Novaga
produzione Teatro dell'Elfo
lo spettacolo è inserito nel programma di Autunno Americano del Comune di Milano
foto Fabio Mantegna
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