Sala Bausch
14 / 19 gennaio 2014
Giuliana Musso
Durata: 1 ora e 40 senza intervallo
«Come si può esattamente definire Giuliana Musso, la piccante autrice-interprete friulana, creatrice di spettacoli che affrontano temi scomodi, inconsueti per il teatro?», si chiede Renato Palazzi parlando dello spettacolo che l'ha resa famosa, Sexmachine. «Certo, è una vera forza del palcoscenico, ma la sua attività sembra piuttosto quella di un palombaro che si cala in profondità nelle zone oscure del nostro vivere sociale, che ne esplora zone d’ombra e contraddizioni, risalendone con dei reperti che documentano fedelmente le situazioni nelle quali sono state ripescate». Sono dunque tutti da vedere i suoi lavori proposti nella stagione 13/14.
I tre personaggi interpretati dalla Musso in La fabbrica dei preti sono uomini anziani che si raccontano con franchezza: la giovinezza in un seminario, i tabù, le regole, le gerarchie, e poi l'impatto col mondo delle donne, le frustrazioni ma anche la ricerca e la scoperta di una personale forma di felicità umana. Lo sfondo di ogni racconto è quella stessa cultura cattolica che ha generato il nostro senso etico e morale e con esso anche tutte le contraddizioni e le rigidità che avvertiamo nei nostri atteggiamenti, nei modelli di ruolo e di genere, nei comportamenti affettivi e sessuali. E così mentre ridiamo di loro, ridiamo di noi stessi e mentre ci commuoviamo per le loro solitudini possiamo, forse, consolare le nostre.
LA FABBRICA DEI PRETI
elementi di scena Francesca Laurino
assistenza e ricerche fotografiche Tiziana De Mario, realizzazione video di Giovanni Panozzo e Gigi Zilli
ricerche bibliografiche Francesca Del Mestre
consulenza musicale RiccardoTordoni
con Giuliana Musso
produzione La Corte Ospitale
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