Sala Shakespeare
25 febbraio / 2 marzo 2014
Luigi Diberti
di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro
da un'idea di Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo
Durata: 1 ora e 30 minuti senza intervallo
L'esordio letterario di Nicolai Lilin, Educazione siberiana, è stato travolgente: venduto in 24 paesi stranieri e tradotto in 19 lingue, è diventato un film diretto da Gabriele Salvatores e interpretato da John Malkovich. Il libro è il crudo resoconto di ciò che significa per l'autore far parte degli Urka siberiani: uomini che si definiscono "criminali onesti", gente animata da un'etica forte e antica, capace di brutalità ma anche di esprimere un codice di comportamento che paradossalmente si dichiara incorrotto.
Quando Lilin nasce in Transnistria, regione dell'ex Unione Sovietica oggi Moldova, la criminalità dilagante è l'unica certezza per un bambino come lui, cresciuto nel culto delle armi. Nel suo quartiere, Fiume Basso, si concentrano i criminali espulsi dalla Siberia e la scuola della strada è l'unica che vale per Nicolai, un'educazione che passa attraverso i "vecchi", i criminali anziani ai quali la comunità riconosce il ruolo di «nonni» adottivi. Sono loro a trasmettere valori che paiono in conflitto con quelli criminali: l'amicizia, la lealtà, la condivisione dei beni. Ma anche la cultura dei tatuaggi che dicono il destino di ognuno, e che ricoprono la pelle di Nicolai adulto. E quando la cultura dei nuovi delinquenti, giostrata dalle autorità russe, fa breccia a Fiume Basso, nulla sarà più come prima.
L'adattamento teatrale di Educazione siberiana si muove intorno alla storia di due fratelli molto diversi tra loro: il primo è Boris, il giusto. Legato agli insegnamenti della tradizione siberiana, rispetta gli anziani e cerca di somigliare in tutto a loro. Il secondo è Yuri, il ribelle. Ha lo sguardo proiettato nel futuro, pronto ad infrangere ogni regola e a tradire la sua stessa famiglia per amore del Dio denaro, così rapito nel suo sogno americano. In mezzo il vecchio Nonno Kuzja, che cerca di far resistere la tradizione dei criminali onesti, nonostante il devastante impatto della società con il moderno delirio del consumismo occidentale.
Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro
EDUCAZIONE SIBERIANA
di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro
da un'idea di Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo
regia di Giuseppe Miale di Mauro
aiuto regia Andrea Vellottiscene Carmine Guarino
costumi Giovanna Napolitano
cura del movimento Roberto Aldorasi
musiche Francesco Forni
luci Luigi Biondi
con Luigi Diberti
e con Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti
produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Teatro Metastasio Stabile della Toscana - Emilia Romagna Teatro Fondazione / in collaborazione con NestT (Napoli est Teatro)
Lo spettacolo è tratto da Educazione siberiana di Nicolai Lilin, Giulio Einaudi Editore, prima edizione Supercoralli 2009
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