Sala Fassbinder
3 / 8 maggio 2013
Teatro delle Albe
di Marco Martinelli
Tre spettacoli del Teatro delle Albe, tre momenti di una storia iniziata trent'anni fa (il Teatro delle Albe è stato fondato nel 1983 da Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni) e più che mai viva. Un percorso che intreccia alla ricerca del "nuovo" la lezione della tradizione: il drammaturgo e regista Martinelli scrive i testi ispirandosi agli antichi e al tempo presente, pensando le storie per gli attori, i quali diventano veri e propri co-autori degli spettacoli. Fondamentali all’interno del gruppo sono le accensioni visionarie e la vocalità inquietante di Ermanna Montanari, che il pubblico milanese ritroverà in tutta la sua forza nell'ultimo titolo in programma l'Ouverture Alcina, un concerto-performance dove la voce e la musica formano la stessa materia scenica. Il focus dedicato alle Albe si apre con Pantani e prosegue con Rumore di acque.
14 febbraio 2004: Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini. Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d'Italia e al Tour de France, le accuse di doping, rivelatesi poi infondate, lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata. Tra il campione adulato, l'icona di chi ha fatto rinascere il ciclismo come sport dell'impresa e della fantasia, e il morto di Rimini, che giaceva in mezzo alla cocaina nei panni di un vagabondo, vi è tutta la complessità di un'epoca al tempo stesso sublime e crudele che si esercita senza pudore. Senza vergogna.
La scrittura di Marco Martinelli affonda nelle viscere dei nostri giorni e della società di massa che chiede sacrifici e capri espiatori. Attorno alle figure di Tonina e Paolo, i genitori di Marco, che ancora oggi stanno chiedendo giustizia per la memoria infangata del figlio, Martinelli mette in scena una veglia funebre e onirica, affollata di personaggi, che come un rito antico ripercorre le imprese luminose dell'eroe. I genitori di Marco, figure archetipiche di una Romagna anarchica e carnale, sono sospese come l'Antigone di Sofocle davanti al cadavere insepolto dell'amato: cercano verità, e non avranno pace finché non l'avranno ottenuta.
Un affresco sull'Italia degli ultimi trent'anni, l'enigma di una società malata di delirio televisivo e mediatico, affannata a creare dal nulla e distruggere quotidianamente i suoi divi di plastica, ma anche capace di mettere alla gogna i suoi eroi di carne, veri, come Marco Pantani da Cesenatico, lo scalatore che veniva dal mare.
Marco Martinelli e Ermanna Montanari
PANTANI
di Marco Martinelli, ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
ideazione spazio scenico Alessandro Panzavolta-Orthographe
incursione scenica Francesco Catacchio, Fagio
fisarmonica, composizione musiche Simone Zanchini
con Ermanna Montanari, Luigi Dadina, Alessandro Argnani, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Francesco Mormino, Laura Redaelli, Simone Zanchini
coproduzione Teatro delle Albe - Ravenna Teatro, le manège.mons - Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl (Belgio), MONS 2015
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