Sala Fassbinder
22 novembre / 4 dicembre 2011
Lars Norén
regia di Marco Plini
La banalità del male ha il volto di tre giovani naziskin, intolleranti a tutto ciò che è diverso da loro, ultranazionalisti più per paura che per convinzione. Nella ricca e democratica Svezia, Lars Norén porta lo spettatore a scontrarsi con la xenofobia che abita i nostri giorni. Dialoghi nutriti di luoghi comuni, rabbia repressa e un clima gelido percorrono la scena: da qui il titolo Freddo che rimarca quanto il disagio giovanile alimentato da un senso di inadeguatezza al presente, precluda ogni orizzonte. Un monito per gli adulti che rinunciano ad educare.
Quattro giovani attori "bravisssimi, tesi e coesi fino all'ultimo", diretti con mano sicura da Marco Plini.
FREDDO
di Lars Norén
traduzione di Annuska Palme Sanavio
regia di Marco Plini
scene e costumi Claudia Calvaresi
luci Robert John Resteghini
suono Franco Visioli
con Angelo Di Genio, Michele Di Giacomo, Alessandro Lussiana, Federico Manfredi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
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