Teatro dell'Elfo
4 / 31 dicembre 2001
Eugenio Allegri
regia Gabriele Vacis
Cyrano ha poco più di vent’anni. È strano, perché siamo abituati a pensarlo più vecchio, più antico, invece è contemporaneo della Tour Eiffel. Quando nasceva Cyrano per le strade di Parigi giravano i primi antenati delle automobili, la civiltà industriale era all’inizio del suo sviluppo, i Lumière avevano già inventato il cinema. Ho sempre avuto una passione per le date; ricordarle è un esercizio importante per la memoria, niente di più coerente che partire dalla ricorrenza, cent’anni, il tempo...
Cyrano parla del teatro e parla della parola. È un classico e quindi parla di noi, come ha parlato di tutte le generazioni che ci hanno preceduto.
Ma questo piuttosto che con l’attualità degli eventi, con la loro contingenza, sembra un modo per rendere le storie contemporanee per sempre.
Sulla scia di questo lavoro di comprensione della tradizione del teatro si colloca il lavoro che intendiamo fare su Cyrano. E per parlare in quel modo bisogna trovare suoni, gesti, posture che corrispondono a quelle parole. E dove cercarli? Nella memoria naturalmente. La memoria del nostro teatro è la commedia dell’arte. Tra gli attori italiani Eugenio Allegri è uno di quelli che meglio hanno esplorato la commedia dell’arte. Il naso di Cyrano che parte dal becco dello Zanni... La conquista di Parigi da parte dei comici italiani... Le polemiche con Molière... Queste ed altre storie saranno il contorno della vicenda, daranno fiato alla storia d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano.
Gabriele Vacis
LA STORIA DI CYRANO
adattamento di Gabriele Vacis e Eugenio Allegri
da Edmond Rostand
regia di Gabriele Vacis
con Eugenio Allegri
scene di Lucio Diana
luci di Roberto Tarasco
produzione Teatridithalia
Il Menu della Poesia
Degustazione poetica
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31 dicembre all'Elfo
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Martedì 31 Dicembre 2024 ore 20:30
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