Teatro di Porta Romana
10 / 20 maggio 2001
Roberto Valerio
di Rocco D'Onghia da Georg Büchner
Il Woyzeck di Georg Büchner, ispirato ad un episodio di cronaca realmente accaduto, narra le vicende del soldato Franz Woyzeck, buono e igenuo, che convive da anni con una donna, Maria. Lei lo tradisce con tutti, in particolare col caporalmaggiore, ma, pur sapendolo, Woyzeck tace e soffre in silenzio. Fino a che, per gli scherzi del suo capitano, i soprusi del medico, le beffe dei compagni, trova la forza di reagire uccidendo la donna con una coltellata, per poi annegare in uno stagno. Una storia semplice, frammentaria e incompiuta nella forma, leggera e moderna nel tono e capace di offrire una sorprendente molteplicità di piani di lettura. Rocco D’Onghia e il giovane regista Roberto Valerio si sono cimentati in un originale esperimento di riscrittura che ha dato vita a uno spettacolo di taglio contemporaneo. L'ingenuità del protagonista, alle prese con un mondo e una natura crudele, viene esaltata fino a evidenziare il lato ironico, grottesco, quasi comico di molte scene. Il dramma di Büchner viene calato in una sorta di metropoli-Babele aggressiva, putrida, decadente. Il futuro appare totalmente negativo: un impasto di lussuria, tecnologia demoniaca, esperimenti di genetica per sottomettere gli uomini. Una sorte di Apocalisse biblica, in cui la salvezza è raggiungibile solo grazie a un ritorno allo stato primitivo, bestiale, naturale.
WOYZECK E IL FUTURO DEL MALE
di Rocco D'Onghia da Georg Büchner
regia di Roberto Valerio
con Roberto Valerio, Martino D'Amico, Monica Piseddu, Maurizio Castè, Simona Giunti
produzione Teatridithalia
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