Santarcangelo di Romagna
Giovedì 14 Luglio 1983 ore 20:30
Cristina Crippa
Debutto
Il testo recupera il mito di Faust tramandato dalla tradizione popolare ma, portando alle estreme conseguenze la rilettura “illuministica” di Goethe, ne riduce al minimo i contenuti metafisici, preoccupandosi soprattutto del destino “finito” dell’uomo.
Dalla decisione di privilegiare il personaggio di Faust, la sua parabola umana e il suo rapporto con Mefistofele deriva la scelta degli episodi, quelli in cui il contrasto tra i due è più forte ed entrambi sono particolarmente attivi: il tentativo di suicidio di Faust, l’intervento di Mefistofele e la scommessa; la fase del vivere per vivere, della ricerca del piacere e dell’amore (la storia con Margherita); infine il tentativo di Faust di dare un senso alla propria vita attraverso la prassi politica e l’utopia della costruzione di una città ideale.
La storia è ambientata in un futuro prossimo molto simile all’oggi: ancora più sporco, contaminato col permanere e il degradarsi di ciò che è vecchio e il sovrapporsi confuso del nuovo. Accanto ai personaggi in carne ed ossa si agitano e vegetano esseri animati, pupazzi e macchine, la flora e la fauna di questo universo fantastico.
FAUST GAME
Liberamente tratto dal Faust di Goethe
di Cristina Crippa
regia Cristina Crippa
scene Thalia Istikopoulou
costumi Cesin Crippa, Carlo Sala
con Corinna Agustoni, Cristina Crippa, Elio De Capitani, Ida Marinelli, Bruno Olivieri, Luca Toracca, Cesin Crippa, Nando Frigerio
produzione Teatro dell’Elfo
Il Menu della Poesia
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