Sala Bausch
Martedì 11 Febbraio 2025 ore 20:30
Incontro
introduce Francesco Frongia
Un dialogo sull’immigrazione, per esplorarla da ogni angolazione: dall’interno e dall’esterno, tra razionalità e contraddizioni. Si parlerà di terre, persone, e luoghi che non sono semplicemente “diversi da noi”, ma che, in realtà, “sono noi”: emigranti e immigrati, accomunati dal diritto a una vita degna di essere vissuta.
Dopo la prima di Albania, casa mia, il protagonista dello spettacolo, Aleksandros Memetaj si confesserà in diretta insieme a un altro “albanese asintomatico”, Xhuliano Dule, cresciuto in Veneto, oggi applaudito stand-up comedian a Progaganda live (con un back ground i studi di economia e incarichi agenzie internazionali, quali Ocse e l’Onu). Verranno stuzzicati da un altro immigrato di una diversa generazione, Francesco Frongia e discuteranno di integrazione e disintegrazione, scoprendo connessioni inattese e sfide comuni. E ci sarà anche da sorridere riflettendo sul curioso destino che ha portato l’Albania al centro dell’Europa, complice l’idea italiana di costruire “centri di accoglienza” sul territorio di un’altra nazione.
«Era il 1991 quando, a seguito della caduta della Repubblica Socialista d’Albania, decine di migliaia di profughi sbarcarono in Italia. Le immagini degli sbarchi sono ormai storia, appartengono a un ricordo così lontano eppure così vicino. Quella fu forse l’ultima ondata migratoria accolta con un’apertura sincera da parte degli italiani. Era facile, direte voi, sono uguali a noi...
Ma cosa è successo dopo?
Vi aspettiamo per provare a rispondere a questa domanda nel corso di una serata intensa, brillante e, perché no, anche un po’ ironica. Perché parlare di immigrazione significa, prima di tutto, parlare di noi». Francesco Frongia