IL TRIONFO DELLA MORTE

L’incontro tra l’Elfo e il pittore bergamasco Sergio Battarola avviene nel segno di Fassbinder in occasione della mostra Cinque per Petra, omaggio a uno degli spettacoli cult del teatro, Le amare lacrime di Petra von Kant. Nel 1998 l’Elfo sceglie di portare in scena il testo più controversodell’autore tedesco, I rifiuti, la città e la morte e i registi - Bruni e De Capitani - progongono al pittore di dipingere un grande fondale, una sorta di graffito o di murale, come quelli che coprivano il muro di Berlino.

La sua realizzazione, in un improvvisato studio sotto al teatro di via Ciro Menotti mentre si prova lo spettacolo, è una lotta contro la materia e contro il tempo. Ne emerge un’opera che sta tra il graffito punk e l’allegoria medievale, la pittura espressionista e quella rupestre, dove il senso antico, arcaico o medievale, che abita la pittura di Battarola si converte a una dimensione più contemporanea.